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Il metodo convenzionale per determinare le dimensioni e la reattività della pupilla viene effettuato manualmente con una lampada a penna. La valutazione dipende da chi la esegue ed è indubbiamente soggettiva.

Il Pupillometro NPi®-300 di Neuroptics consente di misurare in modo semplice, automatico e riproducibile le dimensioni, la simmetria, il riflesso pupillare e la reattività della pupilla. Tutti i parametri della misurazione sono raccolti in un indice neurologico pupillare (NPi®) sul dispositivo tramite un algoritmo sviluppato e convalidato da NeurOptics.

Poiché è coinvolta l'intera rete neurologica, l’NPi® fornisce una registrazione oggettiva, precisa e ripetibile della reattività pupillare complessiva.

Pertanto, il pupillometro è considerato uno strumento importante per il neuromonitoraggio multimodale e consente di accedere facilmente a molti altri parametri della reazione pupillare.

Mediante misurazioni successive del valore NPi, è possibile documentare in modo rapido e affidabile un cambiamento delle condizioni neurologiche del paziente. Le misurazioni di entrambi gli occhi vengono registrate sui cosiddetti SmartGuard e possono essere visualizzate dal pupillometro stesso come curva di tendenza. Inoltre, possono essere trasferite a un PC utilizzando un lettore, lo SmartGuard Reader.

Con un software aggiuntivo, le misurazioni della pupilla possono anche essere trasferite alla cartella clinica digitale del paziente tramite il Patient Data Management System (PDMS).

L'NPi® di NeurOptics è già stato utilizzato in numerosi studi e pubblicazioni per l’affidabilità dei suoi valori di misurazione. È stato anche incluso nelle linee guida dell'American Heart Association (AHA) e dell'European Resuscitation Council (ERC).

La pupillometria è impiegata per misurare la risposta pupillare in modo oggettivo, riproducibile e documentabile nei pazienti con ictus, emorragia subaracnoidea (ESA) o lesioni cerebrali traumatiche. È anche uno strumento prognostico nei pazienti post-arresto cardiaco e rianimazione e nei pazienti sottoposti a ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO).